Torta pulcino strabico… Bella da vedere. Allegra e divertente col suo Pulcino che ci guarda. Ma anche un bel guaio per il sommelier che deve bilanciare, nell’abbinamento, i vari elementi della composizione.
Così come Viviana ha progettato la torta in tutte le sue sfaccettature, noi dobbiamo scomporla per “progettare” l’abbinamento.
Crumble di avena e mandorle e pasta biscotto ci danno consistenza, quindi avremo bisogno di un vino di corpo, quasi “masticabile”.
Il gelée al mango e frutto della passione da una piacevole spinta acida che contrasteremo con una buona aromaticità del vino.
La morbidezza della panna darà una sensazione di grassezza in bocca che dovremo “pulire” grazie all’acidità ed alcolicità del vino.
Quindi un vino dolce, corposo, aromatico e di buona alcolicità. Descrizione che ben calza su un passito da vitigno aromatico come il Moscato.
Sconsigliamo però, in questo caso, i moscati passiti siciliani come il tipico Passito di Pantelleria noto a tutti. Figli di terre calde ed assolate rischiano di essere troppo “forti” per un dolce complesso e deciso ma delicato.
Meglio un Moscato di Trani DOC Dolce Naturale. Un vino pugliese piacevole e “goloso” che accompagnerà il Pulcino Strabico senza sovrastarlo.
Non esageratamente alcolico, mediamente fra i 12,5% ed 13,5%, si presenta giallo paglierino con riflessi dorati. Al naso ci coinvolge con profumi di frutta disidratata come albicocca ed uvetta ed un tocco di madorla.
In bocca è scorrevole ma ben presente. Dolce ed equilibrato con note di frutta esotica che ci accompagnano lungo l buona persistenza.
Servire non troppo freddo, intorno ai 12°/14°
Giacomo Merlotti di Winemag.it
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